Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge si pone l'obiettivo di offrire ulteriori strumenti di tutela a tutti coloro che subiscono attentati in conseguenza del loro rifiuto a sottomettersi a richieste estorsive. Si vogliono garantire, in particolare, gli esercenti un'attività imprenditoriale, commerciale e artigianale, che si ribellano al «pizzo» e che, di conseguenza, subiscono le ritorsioni della criminalità organizzata. Questi coraggiosi operatori economici pagano la loro ribellione con attentati contro la sede della loro azienda o contro i loro mezzi di lavoro. In molti casi il danno subìto provoca un rallentamento dell'attività economica, che stenta a ripartire ed è seriamente messa a rischio. L'unico modo per garantire questi soggetti dal rischio di subire ulteriori ingenti danni è offrire loro la possibilità di beneficiare tempestivamente dei fondi per il risarcimento di tali danni. Chi subisce un danno perché fa una scelta coraggiosa, infatti, merita di essere sostenuto prontamente e non si può permettere il lusso delle lungaggini burocratiche.
Il racket delle estorsioni esiste perché è fondato sulla paura delle ritorsioni: a questa logica, però, si sono opposti da molti anni alcuni imprenditori. Nel corso degli ultimi mesi, l'atteggiamento di ferma opposizione della Confindustria rispetto a chi si sottomette alla criminalità mafiosa pagando il «pizzo» sta rappresentando un fattore di grande importanza che può incoraggiare